OASI W.W.F. BOSCO DI ROCCONI (COMUNE DI SEMPRONIANO E ROCCALBEGNA)
Il Bosco di Rocconi, 130 ettari di natura selvaggia nascosti nella Toscana meridionale, tra i Comuni di Semproniano e Roccalbegna, è stato il primo acquisto, nell’aprile 1995, del WWF con l’operazione “Beniamino”.
Si tratta di uno degli ambienti meglio conservati della Provincia di Grosseto, dove la natura, con la formazione delle spettacolari gole rupestri dell’ Albegna e del torrente Rigo, e l’uomo, con la creazione di un mosaico di siepi e pascoli, hanno creato un’area di particolare importanza naturalistica.
Il Bosco dei Rocconi è composto da una lecceta quasi pura con numerosi alberi secolari, lambita da una meravigliosa formazione di pinnacoli e lame di roccia, da una cerreta con piante vetuste e da un bosco misto, in passato governato a ceduo.
Ma è nella fauna, e sopratutto in quella ornitologica, il principale motivo di importanza dell’Oasi. In particolare, sono presenti nell’area diverse specie di rapaci diurni: oltre ai comuni Gheppio e Poiana, vi nidificano il raro Lanario (simbolo dell’Oasi), il Biancone, lo Sparviero e il Falco pecchiaiolo. Ulteriori rilevanze sono date dal Picchio muraiolo e Corvo imperiale, tra gli uccelli, martora, Puzzola e gatto selvatico, tra i mamminferi, Ululone dal ventre giallo e Gambero di fiume, per la cosidetta fauna minore. Sia all’interno dell’Oasi che nei dintorni sono poi presenti varie grotte, spaccature e crepacci, interessanti sia dal punto di vista strettamente speleologico che per la fauna ospitata.
PARCO FAUNISTICO DEL MONTE AMIATA (COMUNE DI ARCIDOSSO)
All’interno della Riserva Naturale di Monte Labbro esiste da tempo, il Parco Faunistico dell’Amiata, gestito dalla Comunità Montana. Il Parco occupa 120 ettari ed è definito, dai tecnici, un “Wild Park” sul modello tedesco. Tra gli ospiti cervi, daini, mufloni ed esemplari di camoscio e capriolo. Può succedere di avvistare anche il lupo appenninico.
PARCO REGIONALE DELLA MAREMMA (COMUNE DI GROSSETO, MAGLIANO IN TOSCANA, ORBETELLO)
Il Parco Naturale della Maremma è nato nel 1975 ed è gestito dalla Regione Toscana Ente Parco. Si estende lungo il tratto meridionale della costa maremmana da Principina a Mare fino a Talamone. Il suo territorio si può dividere in una zona a nord del fiume Ombrone, la Palude della Trappola, ed una a sud con i Monti dell’Uccellina. La prima zona, tutta pianeggiante con acquitrini, pozze d’acqua e dune litoranee, ha scarsa vegetazione. Partendo dalla spiaggia verso la duna si distinguono formazioni costituite da ammofile, gigli marini, eringi e soldanelle, mentre nella zona retrodunale crescono lentisco e olivastro, piante che precedono la vasta pineta granducale (600 ettari di pini domestici e marittimi). Sempre vicino alla costa ecco la classica macchia mediterranea con prevalenza di leccio e filliree, corbezzolo, eriche e ginepri coccoloni.
Nell’entroterra alle specie sempreverdi si associano specie caducifoglie come ornello, cerro, roverella, acero minore e sughera.
RISERVA NATURALE BOSCO DELLA SS. TRINITÀ (COMUNE DI SANTA FIORA)
La Riserva naturale è stata istituita su proposta della Comunità Montana Amiata Grossetana.
Rientra nei biotipi di rilevante interesse vegetazionale meritevoli di conservazione in Italia censiti dal Gruppo di lavoro per la conservazione della natura della Società Botanica Italiana e dal Programma di Ricerca Territoriale sulle Aree naturali da Proteggere eseguito dal C.N.R. e dal Ministero dei LL. PP. La superficie della riserva è di circa 16 ettari. Rientra nel S.I.C. 119 “Alto corso del Fiume Fiora”. L’Abetina costituisce un nucleo relitto di abete bianco, entità endemica dell’Appennino. All’interno è presente anche un convento Francescano di notevole importanza storica
RISERVA NATURALE DI MONTAUTO (COMUNE DI MANCIANO)
Si estende per 199 ettari, in parte di proprietà dell’ENEL, all’interno del Comune di Manciano. Confina con la provincia di Viterbo, a stretto contatto con l’oasi WWF di Vulci. L’area è caratterizzata da un bacino idrico e da una cava, attualmente in disuso. Vicino all’acqua prevalgono formazioni di arbusti e molte specie erbacee. Assai limitati sono i boschi, con prevalenza di pioppo e frassino meridionale. Tra l’avifauna è possibile incontrare l’albanella reale, lo sparviero, il gheppio , il falco pescatore, il barbagianni, l’assiolo, la civetta, il martin pescatore, oltre agli aironi cenerini, le nitticore e la sgarza ciuffetto. Tra i mammiferi ci sono la donnola, la puzzola, il cinghiale, la faina, il capriolo, la volpe e l’istrice.
RISERVA NATURALE DI MONTE LABBRO (COMUNE DI ARCIDOSSO)
Il Monte Labbro (o Labro) si trova sul versante sud-ovest del Monte Amiata. La Riserva si estende, per oltre 650 ettari. Tutto il territorio è di media montagna, con rilievi come il monte omonimo, che raggiunge i 1.190 metri. La vegetazione arborea è scarsa, in alcune zone limitate si trovano cerri, castagni, olmi, noccioli e aceri. E’ presente la viola Etrusca. Numerose le specie faunistiche: il gatto selvatico, la puzzola, la faina, la martora e il tasso. Tra i falconiformi è possibile osservare il biancone, il falco pecchiaiolo, la poiana, le albanelle e il lanario. Da segnalare, sulla sommità del Monte Labbro la presenza di alcuni edifici di importanza storico – culturale, risalenti al movimento giurisdavidico di Davide Lazzaretti.
RISERVA NATURALE DI MONTE PENNA (COMUNE DI CASTELL’ AZZARA)
Un gruppo di rilievi, alle pendici sud-orientali dell’Amiata, costituisce la Riserva del Monte Penna. Emergono in altezza il Poggio della Vecchia (1.086 mt.) e il Civitella (1.107 mt.); la zona è estremamente interessante dal punto di vista geologico. Significativa l’area carsica del Monte Elmo e le grotte che si trovano sui poggi adiacenti. Nel bosco della Fonte, sul Poggio della Vecchia, si trovano l’acero campestre, l’acero tribolo, l’acero montano e acero obtusatnum. Vicino all’abitato di Selvena vi sono piante di castagne di eccezionali dimensioni. Nella Riserva vivono uccelli come la poiana, l’allocco e il gufo comune e mammiferi come la volpe, l’istrice, il cinghiale, il capriolo, la donnola, la puzzola, la faina e la martora.
RISERVA NATURALE LAGUNA DI ORBETELLO (COMUNE DI ORBETELLO)
La riserva occupa una superficie di 1553 ettari. Al suo interno anche il bosco di Patanella e le pertinenze di Casa Giannella, conosciute come Riserva Naturale Statale di Popolamento Animale Laguna di Orbetello, gestita del WWF Italia. La flora è costituita da una pineta litoranea (pino marittimo e domestico) e da vegetazione sclerofillica con ginepro fenicio e coccolone, filliree, alterno, smilacee, lentisco e mirto, leccio, sughera, orniello e roverella. Importanti tra la fauna le presenze dell’aquila anatraia maggiore, l’aquila di mare, gli svassi, i fenicotteri, le anatre e le folaghe. E’ zona umida di importanza internazionale ai sensi della convenzione Ramsar.
RISERVA NATURALE PESCINELLO (COMUNE DI ROCCALBEGNA)
La Riserva si trova nell’alta Valle dell’Albegna, sulla riva sinistra del fiume, a monte dell’abitato di Roccalbegna. Si estende su una superficie complessiva di 149 ettari con un’area contigua di altri 92. Il territorio è collinare, con rilievi, come Poggio Crivello e Poggio Cerrino, che hanno altezze medie, superiori agli 800 mt. sul livello del mare. Pescinelli presenta la stessa formazione geologica della Riserva di Rocconi con calcari vari: rosso ammonitico, a calacareniti, ad argilliti e a diaspri. La flora di questa area è straordinaria, tanto che all’interno della Riserva, sopravvivono vecchi alberi di dimensioni straordinarie. Negli stagni e nelle sorgenti oltre ai comuni tritoni, crestato e italico, si possono trovare due rarità: l’ululone dal ventre giallo e il gambero di fiume.
RISERVA NATURALE POGGIO ALL’ OLMO (COMUNE DI CINIGIANO)
Insieme alle aree protette di Monte Labbro e Monte Penna, al Parco Faunistico, la Riserva Naturale Regionale di Poggio all’Olmo, completa il sistema di salvaguardia del territorio Amiatino. La superficie (434 ettari) interessa in particolare le campagne e i boschi che si estendono alla periferia del borgo di Monticello Amiata. Il territorio è prevalentemente montano, con i rilievi principali costituiti da Poggio all’Olmo (1.011 mt), Poggio Materiao (936 mt) e Poggio LA Torretta (854 mt). Nell’area di Poggio all’Olmo, emerge per la sua maestosità un pero, monumento a cui si lega una vecchia leggenda ed una filastrocca amiatina.
RISERVA NATURALE ROCCONI (COMUNI DI ROCCALBEGNA E SEMPRONIANO)
La Riserva si estende nell’alta valle dell’Albegna con una superficie complessiva di 371 ettari. Il territorio è formato da colline con un’altitudine massima che varia da circa 500 mt sul livello del mare nella parte settentrionale ai 200 mt. del confine meridionale. Alla base di altissime pareti rocciose di calcare massiccio scorrono i fiumi dell’ Albegna e Rigo. Le zone boscate sono costituite da aree con prevalenza di roverella e cerro, leccio e flora arbustiva e arborea ripariale, e da aree in cui prevalgono invece oliveti, prati, pascoli, incolti e piccoli seminativi, intercalati da folte siepi di biancospino, rovo, olmo, prugnolo e corniolo. Straordinaria è la varietà di orchidee spontanee (28 le specie censite). Per la fauna esclusiva è la presenza di rari rapaci diurni come il biancone ed il lanario, interessante quella di esemplari della tartaruga di Hermann e di alcuni rettili come il cervone, il biacco, la biscia d’acqua, la vipera comune e il colubro di Riccioli. Tra i mammiferi si trova il gatto selvatico, la martora, il tasso e sporadicamente il lupo. Importanza faunistica all’interno del Rocconi è però soprattutto ornitologica. All’interno è presente un’osai WWF.
ZONA DI PROTEZIONE LUNGO LE ROTTE DI MIGRAZIONE DELL’AVIFAUNA LAGO SAN FLORIANO (COMUNE DI CAPALBIO)
La zona di protezione è stata istituita nel luglio del 1998 per il grande valore che questa area riveste per l’avifauna acquatica. Occupa una superficie di 30 ettari all’interno del Comune di Capalbio ed è gestita dalla Provincia di Grosseto. Tra gli uccelli presenti si segnalano il beccaccino, l’airone cenerino, la moretta e il moriglione. Nelle aree circostanti sono presenti lepri, cinghiali, volpi, tassi e istrici.